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26/10/2017

Linee guida per le valutazioni ambientali nelle domande di derivazione idrica


Coanda

Con in Decreto n. 29/STA del 13.02.2017, sono state approvate le Linee Guida per le valutazioni ambientali ex ante da effettuare per le domande di derivazione idrica. Queste dovrebbero garantire il soddisfacimento del principio di “non deterioramento” dello stato di qualità dei corpi idrici superficiali, nonché il raggiungimento degli obiettivi ambientali della Direttiva Quadro delle Acque. La metodologia generale si basa sulla valutazione del RISCHIO, che per effetto della derivazione, i corpi idrici interessati possano riportare un deterioramento del loro stato di qualità. Il RISCHIO ambientale è dato dal prodotto della INTENSITA’ dell’impatto della derivazione per il VALORE AMBIENTALE del corpo idrico. Sia per l’intensità dell’impatto che per il valore ambientale vengono definite delle classi che ne descrivono i vari livelli (intensità lieve, moderata, alta; valore elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo). Una volta identificati i livelli di intensità dell’impatto e il valore ambientale, viene determinato il rischio ambientale della derivazione, che sarà tanto più alto quanto più alti sono gli impatti e/o il valore ambientale.

Per quanto riguarda le metodiche da utilizzarsi per la stima dell’intensità dell’impatto si fa riferimento ad indicatori di tipo idrologico (p.e. rapporto tra la portata da derivare e la portata naturale), e di tipo idromorfologico (p.e. alcuni indicatori dell’IQM, ma anche Indice di Habitat – IH, e IARI). Sarà poi ogni Autorità distrettuale a definire per tali indici opportuni valori soglia che qualificano il livello di significatività degli impatti. Interessante notare che è prevista anche la valutazione degli effetti cumulativi delle derivazioni, sommando la pressione indotta dalla nuova derivazione a quelle esistenti.

Scarica il decreto Ministero dell'Ambiente